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La menta, regina delle nostre tavole estive

“Amiamo la menta per il suo profumo. È la più popolare. Non appena dobbiamo citare una pianta profumata, è lei, solo lei che abbiamo in bocca” (Jean Claude Izzo)


Estate 2022. Un’estate, calda, rovente e siccitosa. L’unica, forse, simile a questa, potrebbe essere quella dell’agosto 2003. In Portogallo, durante la prima giornata del mese fu raggiunta una temperatura di 49 gradi.
Arsura, sete… si berrebbe un pozzo. E la mente corre subito con la fantasia a un bicchiere di vetro, dalla trasparenza cristallina, stillante goccioline gelide. Un bicchiere con un liquido tinto di verde, una cannuccia di paglia, naturalmente, qualche cubetto di ghiaccio e guarnito da foglie di menta, fresche e profumate. La bevanda più semplice e più gradita, acqua e sciroppo di menta, quale sollievo e gusto può dare a una gola riarsa dal caldo?


Il mito

La menta, un’erba antichissima, già conosciuta nella notte dei tempi, legata a un mito d’amore. Myntha era una ninfa bellissima, della quale si era innamorato perdutamente Plutone, dio dell’Ade, che la volle come sua concubina. La moglie Proserpina, gelosa e infuriata anche per le offese della giovane riguardo le sue arti amatorie, la trasformò in una umile e insignificante piantina, ma il dio, come ultimo gesto d’amore, le donò il suo inebriante aroma, denominandola minthe o hedyosmos, “dal buon profumo”. Per questo, però, fu punita ancora una volta: la dea Demetra, la Madre Terra e madre di Proserpina, la condannò a non avere frutti. Così racconta Ovidio nel suo capolavoro “Le Metamorfosi” e così racconta il mito.


Tradizioni e farmacopea

Galeno, medico romano, nato a Pergamo nel 129 d.c., affermava che Greci e Romani l’apprezzavano per il suo potere afrodisiaco. Le spose, per essere gradite agli sposi, intrecciavano nelle corone nuziali i fusti fioriti e olezzanti della menta.
A conferma delle virtù erotiche della pianta, alcuni popoli del Mediterraneo per tradizione, la prima notte di nozze, costellavano il pavimento della camera da letto con moltissime foglie di menta.
Nonostante il suo aspetto poco appariscente e dimesso, la menta è una delle erbe più conosciute e utilizzate in cucina e nella farmacopea naturale. Non bisogna farsi ingannare dal suo aspetto fragile, è una pianta perenne, si secca d’inverno, ma ricresce di nuovo in estate, non richiede cure particolari, ama poco il sole e va tenuta in un luogo ombreggiato; non occupa neanche tanto spazio, arriva al massimo a trenta centimetri di altezza.


In cucina

Ma quali piaceri danno le sue foglie profumate?
“Stasera, zucchine a scapece!” Chi non ha mai sentito nominare questa ricetta? Poche persone e chi non la conosce, non sa che cosa si perde. È un piatto semplice, estivo e fresco e già questo depone a suo favore. Ma cosa lo rende unico? La menta.

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Questa umile piantina è un ingrediente chiave nelle ricette di tutto il mondo, a cominciare dal famoso tè marocchino, guarnito con le sue foglie, di moltissime salse orientali e di quella classica e molto saporita, che gli inglesi utilizzano per accompagnare l’agnello.
In Italia, invece, profuma le frittate, le insalate e alcuni purè a base di verdura e freschi antipasti estivi, come gli involtini di zucchine, la crema di melanzane o il più il sofisticato melone, guarnito con foglie di menta e bocconcini di feta. Attenzione, però, va usata con parsimonia, dato il suo spiccato aroma.


La Chartreuse

Questa erba, dall’aspetto così disadorno, si fregia di un glorioso passato. È uno degli ingredienti della Chartreuse, il liquore verde più famoso del mondo, inimitabile, prodotto secondo una ricetta segreta dei monaci dell’Ordre des Chartreux fin dal 1600. La sua unicità è data da un bouquet di ben 130 erbe e piante officinali poste in infusione nell’alcol; il tutto viene in seguito distillato e fatto affinare in botti di rovere.

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La Chartreuse sprigiona mille aromi e mille profumi con l’inconfondibile retrogusto di menta, che evocano salotti eleganti, d’antan, con arredi raffinati, grandi tendaggi alle finestre e signore, che reggono tra le loro manine bianche deliziosi e freschi bicchieri a tulipano, sorseggiando il nettare verde.


Pregi della menta

La menta racchiude in sé infiniti pregi, infatti viene utilizzata come correttore del gusto in molti alimenti e in alcuni farmaci e, con le sue piccole foglie, si possono preparare ottime tisane e dissetanti bibite estive.
È anche un efficace rimedio digestivo, possiede molte altre proprietà terapeutiche, rilassanti per l’apparato digerente e, date le sue proprietà decongestionanti e balsamiche, per quello respiratorio.
L’olio essenziale di menta è un ottimo analgesico, anche in caso di dolori muscolari e nevralgie, ne vanno applicate poche gocce, esternamente, sulla zona dolorante.


Varietà della menta

Esistono numerose varietà di menta selvatica e da giardino, tra quelle più usate in gastronomia spicca la menta piperita, ibrido naturale nato attorno al Seicento, dal sapore molto forte, adatto nelle preparazioni dolci e nelle bevande. Da non dimenticare la mentuccia dei prati, la più comune. Tra le specie più rare, vanno annoverate la menta limone dal penetrante profumo dell’agrume, la menta acqua di colonia dalla fragranza omonima e, per finire, la menta zenzero con le foglie coperte di macchie dorate e un debole sentore appunto di zenzero.

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Per gli amanti della menta. Consigli

Quest’estate, di sicuro, gli amanti delle passeggiate in giro per la campagna, avranno certamente l’occasione di imbattersi in queste piccole piantine profumate. Non venga in mente a nessuno di scalzarle, per portarsene a casa qualcuna, hanno una loro funzione lì dove sono.
Piuttosto, al rientro in città, vale la pena di acquistare una piccola pianta e metterla nella terra umida oppure meglio acquistarla già in vaso, non ha bisogno di molto spazio. Di inverno si seccherà, ma non muore, la ritroverete bella, brillante e profumata in estate.
E, per concludere in bellezza, dopo una lunga passeggiata o un’escursione più impegnativa nei boschi o per sentieri di montagna, un bagno alla menta è assolutamente rigenerante e tonificante, specie nella stagione calda.

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